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In occasione del ventennale del Simposio Intemazionale "Architettura e Leggerezza" tenutosi a Napoli nel 1993, la pubblicazione intende fare il punto sull'innovativo archetipo strutturale della leggerezza: le tensostrutture a membrana. Una tecnologia di cui Frei Otto è stato pioniere fin dagli anni Cinquanta, consentendo la nascita dell'architettura tessile contemporanea. L'architettura tessile è nata attraverso "segno e segni" dei progettisti: schizzi, disegni, grafici e foto che perconono le pagine della pubblicazione. Una trama di immagini e parole che collega il prologo all'epilogo per documentare idee e realizzazioni nelle "visioni" dei progettisti, in grado di modellare lo spazio con la "sostenibile leggerezza" del tessile. Progettisti e ricercatori internazionali provenienti da diverse discipline, analizzano l'architettura tessile definita "atopica" da Renato De Fusco; un linguaggio architettonico che conferma il pensiero di Eduardo Vittoria, che evidenzia come la tecnologia, al di là di una sua specificità, rappresenti "...una delle componenti inventive del pensiero progettuale".